La biografia di



Shawn "The Matrix" Marion
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

La storia di Shawn Dwayne Marion prende vita il 07/05/1978 a Clarksville nel Tennesse... Shawn e' il primogenito di una numerosa famiglia composta da due gemelle (Shawnett e Quinnisha) ed un'altra sorella ancora piu' piccola (Traimane). Fin da bambino si prendeva cura delle sue sorelle ma nonostante cio' trovava il tempo per trascorrere qualche ora sul campetto con i suoi amici. Qua' inizio a mettersi in mostra per il suo talento naturale...

Furono a sufficienza un paio di stagioni per apprendere bene i fondamentali e diventare una stella assoluta della Clarkville High School (un paio d'anni fa e' stata ritirata proprio la maglia di Marion in suo onore). Con il trascorrere degli anni si avvicinava sempre di piu' l'ora di passare al College quindi molte Universita' erano interessate a reclutarlo ma nessuna di queste riusci' ad ottenerlo. Shawn sul campo era un ottima atleta, con delle ottime cifre, mentre a livello scolastico i suoi voti bassi non gli permettevano di giocare in un College di Division One. Avrebbe potuto andare in un prestigioso Ateneo a patto di stare fermo un paio d'anni ma questi non era i suoi progetti e quindi, Marion, firmo' la lettera di intenti con il Vicenness Junior College (Indiana). Qua' avrebbe avuto la possibilita' di studiare per mettere apposto i suoi voti e allo stesso tempo continuare a giocare.

Durante la sua prima stagione, 96-97, con Vicenness chiuse a quota: 23.3 punti (con il 59.6% dal campo), 12.8 rimbalzi e 3.4 rimbalzi. Cifre che gli garantirono il trofeo di Miglior Giocatore NJCAA ed un posto nel secondo quintetto ideale NJCAA All-American. I College di seconda divisione sono considerati come di un livello tecnico medio/basso quindi gli ottimi numeri di Marion non furono presi molto in considerazione da Scout e addetti ai lavori. Fra l'altro i suoi voti non gli permettevano ancora di passare ad un College di Division One quindi molti volevano aspettare di vedere se era in grado di riconfermarsi nell'anno successivo.

Nel 97-98 Shawn mostro' a tutti che la sua tecnica ed il suo talento non erano un abbaglio: 23.5 punti, 2.8 assists, 2.9 stoppate e 13.1 rimbalzi in 36 partite disputate. Venne eletto MVP del All Star Game (21 punti, 16 rimbalzi, 9 assists) e fu nuovamente onorato con il trofeo di M.V.P. della stagione, passo' dal secondo al primo quintetto ideale NJCAA All-American e venne nominato NJCAA David Rowlands Male Student Athlete of the Year. Gioco' la sua miglior partita contro Alabama dove chiuse con 37 punti e 15 rimbalzi. Il livello tecnico di questi campionati e' sicuramente inferiore a quello di Division One ma i ragazzi con cifre come quelle di Shawn sono piu' unici che rari... Finalmente i suoi voti erano in regola per passare ad un'Universita' con maggior prestigio e quindi scoppio' una vera e proprio guerra per il reclutamento di Marion!

Alla fine vinse UNLV dove Coach Bill Bayano sfrutto' tutte le qualita' offensive e difensive del suo nuovo giocatore per farne la stella numero uno della squadra. Shawn disputo' il suo incontro migliore nella sfida con Texas Christian dove sulla sirena aveva collezionato: 34 punti, 21 rimbalzi e 6 palle rubate. Dopo 29 partite termino' a quota 18.7 punt, 9.3 rimbalzi, 1.2 assists e 2.5 palle rubate. A livello di Conference (WAC) chiuse come secondo miglior "ruba palloni", quarto miglior stoppatore e rimbalzista, sesto miglior realizzatore e come quinto per quanto riguarda le percentuali dal campo (52.9%). Venne inserito sia nel primo quintetto difensivo ideale della WAC che nel primo quintetto All America.

Dopo una grandiosa annata riconosciuta anche dai piu' scettici ecco arrivare la decisione da parte di Marion di fare il salto nei pro.. Da una parte non aveva senso restare e dall'altra la sua numerosa famiglia aveva bisogno di qualche entrata extra a livello economico... Shawn si rese eleggibile per il Draft 1999 dove i Suns ne fecero la nona chiamata assoluta.

La sua prima stagione nella Nba fu la conferma di quanto aveva fatto vedere al College: 10.2 punti, 6.5 rimbalzi, 1.4 assists e 1.04 stoppate erano le sue cifre. Molto probabilmente se non fosse stato costretto a fermarsi per un infortunio dopo 57 partite sarebbe stato uno fra i piu' validi candidati per il premio di Rookie of The Years, venne comunque inserito nel Secondo Quintetto Ideale dei Rookie. L'anno seguente, 00-01, formo' una coppia micidiale con Jason Kidd, che lo riforniva di assists e alley oop, quindi chiuse a quota 17.3 punti, 10.3 rimbalzi, 2 assists, 1.67 palle rubate e 1.37 stoppate a partita.

Anche sotto la guida di Stephon Marbury consolido' il suo status di Stella e nel 2002-03 insieme a Starbury e Stoudemire diede vita al trio base dei Suns (riuscirono a portare Phoenix ai playoffs dove lottarono partita dopo partita con i futuri Campioni Nba 2003 ovvero gli Spurs), Marion termino' la sua annata a 19.3 punti, 9.3 rimbalzi, 2.7 assists, 2.11 palle rubate, 1.32 stoppate a partite e fu convocato per la prima volta al All Star Game.

Visto le ottime cifre di Shawn (ma anche degli altri membri di Phoenix) e la qualificazione alla post-season 2003 ci si aspettava che il "trio delle maraviglie targato Arizona" tornasse a riscuotere successo anche nel 2004. I Suns, pero', iniziarono la stagione con il piede sbagliato: parecchie sconfitte e Amare piu' volte messo in lista infortunati trascinarono la squadra nei bassi fondi della Lega... Trascorso qualche mese fu ceduto Marbury con l'ottica di ricostruire la squadra e per Phoenix svanirono tutti i sogni di gloria. The Matrix chiuse questa stagione di transizione con 19 punti, 9.3 rimbalzi e 2.7 assists a partita.

Il rendimento di The Matrix nel 04/05 (19.4 punti, 11.3 rimbalzi, 1.9 assists) fu molto simile a quello del 03/04 ma la presenza di Steve Nash (e la maturazione di Amare Stoudemire) permise ai Suns di "sfornare" la miglior stagione dal 1993... Nei Playoff fece registrare un leggero calo delle sue statistiche (17.6 punti, 11.8 rimbalzi, 1.5 assits) principalmente dovuto alla "dura" difesa attuata da Bruce Bowen nei suoi confronti. Da sottolineare come passo' da giocare con la "valigia in mano", nell'estate del 2004 si parlo' piu' volte di un'ipotetica cessione, a uno dei giocatori pilastri della franchigia dell'Arizona.

Con Amare Stoudemire, motore della squadra, out per tutta la stagione i Suns, a priori, si apprestavano a vivere un 2005/06 di basso/medio livello. Nash e Marion, pero', con il contributo di Diaw, Tim Thomas e Kurt Thomas, furono in grado di ribaltare questo pronostico e guidarono Phoenix, per la seconda volta consecutiva, al titolo della Pacific Division. Per sopperire all’assenza di Stoudemire D’Antoni, come anticipato, utilizzo’ Kurt Thomas e Marion passo’ da ala grande ala piccola. Anche in questo ruolo si confermo uno fra i migliori concludendo con 21.8 punti, 11.8 rimbalzi e 1.8 assist di media. A fine anno, come durante il corso della stagione, il suo nome fu piu’ volte accostato a quello dei potenziali vincitori del trofeo MVP (alle fine vinto da Marion). Nei playoffs si confermo’ con 20.4 punti, 11.7 rimbalzi e 1.6 assists ma i Suns nelle finali di Conference furono costretti ad arrendersi davanti ai fortissimi Dallas Mavericks (sconfitta 4-2).

La stagione 2006/07 di Marion ai Suns prosegui’ sulla “falsa riga” di quelle passate: in stagione regolare infatti si confermo’ un pilastro portante (18.6 punti,  9.8 rimbalzi, 1.7 assists) del team al fianco di Nash e Stoudamire; nei playoffs viaggio’ con una doppia doppia di media (16.9 punti, 10.4 rimbalzi) ma Phoenix venne eliminata per mano degli Spurs nelle semi finali di Conference (4-2). Come in passato all’eliminazione si susseguirono un via vai di voci riguardanti una sua imminente partenza (si parlava di una cessione ai Jazz per Kirilenko) e come mai accaduto sinora  in autunno Marion, comprensibilmente stufo della “precaria” situazione,  si sfogo’ con la stampa chiedendo la cessione ma il nuovo GM, Steve Kerr, lo rassicuro’ dicendogli che si trattava solo di voci infondate.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
15.4
10.2
2.2

Lo stesso Kerr che a settembre rassicuro’ Marion a Febbraio 2008 decise di “rivoluzionare” il team cedendo proprio The Matrix e Banks come contropartita di Shaquille O’Neal. Considerato che Phoenix guidata dal “consueto” Big Three (Nash, Stoudemire e appunto Marion) stava macinando la “solita” stagione da oltre 50 vittorie, la decisione di effettuare fu presa dall’ex-Bulls perche’ convinto che il team senza una presenza importante sotto canestro, da affiancare ad Amare, nei playoffs non avrebbe fatto strada finendo con l’essere eliminato prima della finale. Le cifre di Shawn a Phoenix parlano di 15.8 punti, 9.9 rimbalzi, 2.1 assists, 2 recuperi, 1.5 stoppate in 47 partite (47 volte titolare) con 36.4 minuti di impiego. Arrivato a Miami non riusci’ a fare nulla per gli Heat perche’ la loro stagione era gia’ abbondantemente compromessa da un record vittorie/sconfitte fra  i piu’ imbarazzati di tutti i tempi. Marion con la nuova casacca disputo’ 16 partite (14.3 punti, 11.2 rimbalzi, 2.5 assists, 2 recuperi) e poi, in linea con tutti gli altri titolari “importanti” del team, venne messo in lista infortunati per lasciare spazio ai giovani. In estate puo’ attivare una clausola per diventare free-agent e molto probabilmente optera’ per questa opzione. Una volta sul mercato potra’ negoziare un nuovo contratto con gli Heat oppure cercare una nuova “sistemazione”. I suoi numeri, costanti di anno in anno, lo proiettano fra i free-agent piu’ ambiti del prossimo mercato.

Per scoprire la galleria fotografica di Marion cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Shawn Marion