And Now Ladies and Gentlemen...

Gary "The Glove" Payton!

(Aggiornato a: fine stagione 206/07)
 

Gary Dwayne Payton e' nato il 23/07/1968 ad Oakland in California. Nella sua famiglia il basket era gia' "presente" per via del padre, Al Payton, ex-giocatore ed allenatore di High School. La famiglia Payton non era molto ricca ed il padre cercava di insegnare al figlio un modo per destreggiarsi nella vita di tutti i giorni dove le possibilita' di prendere una strada sbagliata sono molto elevate. Per questo motivo ha sempre avuto un atteggiamento molto duro nei confronti di Gary ed ha cercato di far si che questo non avesse paura di nessuno in campo quanto fuori.

La vita di Gary si divideva fra scuola e basket... A dire il vero non e' mai stato un asso della scuola ed ha sempre avuto problemi con i voti infatti quando frequentava la Skyline High School di Oakland dovette saltare tutto l'anno da Sophomore per la mancanza di voti sufficienti a permettergli di giocare. Per quanto riguarda il basket giocava praticamente sempre: allenamenti e partite con i compagni di scuola e di campetto ed ovviamente era presente a tutte le leghe estive dove poteva misurarsi con i talenti Nba degli anni 80-90.
Bisogna ricordare che la Skyline High School milita in un campionato dove la Polizia e' presente a molto partite, cosa stranissima in America, in quanto molte volte accadono scontri fra giocatori e tifosi... Piu' di una volta capito' di vedere Payton coinvolto in dibattiti che poi degeneravano in risse globali (come dopo aver vinto, con un suo tiro sulla sirena, la Fremont High School scoppio' una lite fra i giocatori poi fra i tifosi ed infine vennero tutti espulsi e sospesi). Questa sua caratteristica di dire tutto in faccia a tutti gli costo' il marchio di TroubleMaker (Crea Guai).

Finita l'High School le cifre erano buone, il talento era sotto gli occhi di tutti, i voti andavano bene ma cosa metteva "paura" a molti College prestigiosi era proprio la nomina di Crea Guai che avrebbe potuto compromettere la reputazione di molte Universita'. Alla fine Gary ricevette una borsa di studio da parte di Oregon State e tutto sommato a lui gli andava bene perche' non sarebbe andato molto lontano da casa in modo da poter continuare a frequentare amici e leghe estive.

Nei suoi quattro anni di College fece registrare una media punti sempre in crescita. Da freshman chiuse a 12.5 punti, 7.6 assists e 4 rimbalzi. Da sophomore sali' a quota 14.5 punti, 7.4 assist e 3.3 rimbalzi ma iniziarono a girare alcune voci da parti degli scout sul fatto che non fosse un buon attaccante e come rimbalzista lasciasse a desiderare. Gary quando lo venne a sapere non si spavento' ed anzi' miglioro il suo gioco passando a 20.1 punti, 8.1 rimbalzi e 4.1 assists... Non ancora contento miglioro' l'anno successivo mostrando a tutti quanti quello che era il suo potenziale: 25.7 punti, 8.1 assists, 3.4 recuperi e 4.7 rimbalzi.

L'anno migliore fu proprio l'ultimo e coincise con l'anno del Draft: a chiamarlo furono i Seattle SuperSonics col numero 2 assoluto. Payton appena approdato a Seattle disse: "Giocatori come me e Magic Johnson non nascono spesso". Pero' aveva fatto il passo piu' lungo della gamba. Infatti i primi 2 anni per lui furono un vero incubo: riusciva a difendere poco, segnava ancora di meno e venne etichettato come Bidone (in inglese Bust)...

Dopo due anni inizio' ad ambientarsi nel mondo della Nba e con l'arrivo del Coach George Karl le cose cambiarono infatti quest'ultimo gli diede carta bianca in attacco e in difesa cerco' di utilizzare pressing e raddoppi per esaltare le qualita' di Payton. Nel 92-93 viaggio' per la prima volta in doppia cifra: 13.5 punti, 2.16 recuperi, 3.4 rimbalzi e 4.9 rimbalzi. Con il passare degli anni aumento' la media punti, gli assist, i rimbalzi ma soprattutto l'intesa con la squadra: lui, Kemp, Schrempf e Hawkins iniziarono ad avere un grande successo all'Ovest raggiungendo sempre la post-season e arrivando anche in finale nel 1996 (persa 4-2 contro i Bulls). Nel 96 le sue cifre erano di 19.3 punti, 7.5 rimbalzi, 2.85 recuperi, 4.2 rimbalzi e fu nominato Difensore dell'anno. Ormai l'etichetta di "bidone" era solo piu' un brutto ricordo che lasciava spazio all'immagine di un giocatore in grado di trascinare la sua squadra ed essere un leader anche fuori dal campo.

Nel 97-98 ci fu' la rottura totale fra Kemp ed i Sonics cosi' Payton divenne il giocatore franchigia per i Sonics. Nonostante la pressione continuo' a giocare alla grande con cifre che le confermavano di anno in anno fra i migliori playmaker di tutta la Nba e di sempre. Nella stagione del lock-out chiuse con 21.7 punti, 8.7 rimbalzi e 4.9 stoppate ma fece ancora meglio nel 1999-2000 quando fece registrare il suo High in punti (24.2), rimbalzi (8.9) e assists (6.5). Bisogna anche ricordare che Gary guido' sempre i Sonics alla post Season e qua' le sue cifre, come quelle dei veri campioni, sono sempre aumentate: se prendiamo ad esempio il 99-00 passo' a 25.8 punti, 7.6 rimbalzi e 7.4 assists...

Con il trascorrere degli anni il suo contratto si avvicinava sempre piu' allo scadere e Payton avrebbe voluto rinnovarlo per poter chiudere tutta la carriera in maglia Sonics ma la dirigenza di Seattle aveva gia' iniziato la manovra di "ristrutturazione" della squadra puntando su talenti giovani come Lewis. Il 2002-03 fu la sua ultima stagione nella citta' della pioggia, infatti in estate sarebbe diventato free-agent e non volendolo firmare al massimo salariale venne scambiato, a 24 ore dalla chiusura del mercato, con Desmond Mason per Ray Allen, Kevin Ollie e Ronald Murray dei Bucks. Per lui fu' un duro colpo, che non ha digerito ancora adesso, ma non si tiro' indietro e viaggiando ad una media di 19.6 punti, 7.4 assists, 3.1 rimbalzi e 1.4 recuperi diede quella marcia in piu' a Milwaukee per raggiungere la post-season (dove furono eliminati 4-2 dai Nets).

Nell'estate del 2003 era uno fra i free-agent piu' quotati di tutto il mercato ma sono bastate poche settimane perche' Payton facesse la sua scelta: d'accordo con Karl Malone firmo' al minimo salariale (quando in qualsiasi altra squadra poteva chiedere il massimo salariale) con i Los Angeles Lakers per unirsi a Shaq e Bryant nella lotta per la conquista del titolo Nba 2004... Concluse l'anno con 14.6 punti, 4.2 rimbalzi e 5.5 assists a partita e nei playoffs scese a 7.8 punti, 3.3 rimbalzi e 5.3 assists. Facile intuire che il "crollo" delle sue cifre fu principalmente legato al suo inserimento nel quintetto di L.A.: Payton passo' da uomo franchigia a quarta opzione difensiva (dietro a Shaq, Kobe e Malone) e piu' volte si lamento' proprio dell'attacco triangolo ideato da Phil Jackson. Lui, come tutti i suoi compagni, fu costretto ad arrandersi davanti ai Detroit Pistons sul palcoscenico piu' importante ovvero le Nba Finals...

Dopo la sconfitta Payton disse che avrebbe fatto scattare una clausola del suo contratto per restare con i Lakers (nessuno, dopo un'annata cosi' disastrosa, gli avrebbe mai offerto un ingaggio di tale entita') ma la dirigenza di L.A., una volta appresa la notizia, organizzo' una trade e lo scambio' con i Celtics... Trascorse tutte l'estate 2004 a lamentarsi nei confronti della Citta' degli Angeli (che l'aveva tradito) e a dire che non avrebbe mai indossato la maglia Bianco/Verde di Boston... Pero', pochi giorni dopo il via del Training Camp, si presento' alla formazione di Coach Doc Rivers che lo "incorno' " playmaker titolare. Durante l'anno e' stato ceduto anche agli Hawks (in cambio di Antoine Walker) ma Atlanta l'ha praticamente subito tagliato e Boston l'ha immediatamente rifirmato... Le sue cifre a fine anno indicavano: 11.3 punti, 6.1 assists, 3.1 rimbalzi e 1.14 palle rubate.

Negli Heat Payton disputo’ il ruolo di back-up di Wade e J-Will facendoli riposare a turno concluse il campionato con 7.7 punti, 2.9 rimbalzi e 3.2 assists. Il suo utilizzo nei playoffs ando’ in flessione verso il basso, soprattutto nella finale, ma comunque alla terza occasione della sua carriera, dopo averci provato con Seattle e Lakers, finalmente riusci’ o a coronare il sogno di diventare Campione NBA. Da sottolineare che, nonostante lo scarso utilizzo nelle finals, la sua impronta sul titolo vinto dagli Heat nel 2006 restera’ per sempre grazie al suo tiro di Gara 3 dove, a 10 secondi dalla sirena, non mostro’ nessun timore nel segnare il sorpasso (poi risultato decisivo) 97-95 e quindi permettere a Miami di portarsi sul 2-1 ed evitare il 3-0. In estate divenne free-agent ma gli Heat, seguendo la politica di non applicare modifiche alla squadra appena laureatasi campione NBA, gli fece firmare un’estensione contrattuale per la durata di un altro anno (sempre al minimo salariale).

Queste le sue cifre nel 2006/07:

Punti a partita (PPG)
Rimbalzi a partita (RPG)
Assist a partita (ASG)
5.3
1.9
3

Nei Playoffs:

Punti a partita (PPG)
Rimbalzi a partita (RPG)
Assist a partita (ASG)
0
2
1.5

Nel momento in cui Miami rinnovo’ Payton l’idea del suo utilizzo era sempre quella legata al ruolo back-up delle guardie titolare ma gia’ da inizio campionato, causa l’infortunio di Jason Williams, Payton venne fatto partire come titolare al fianco di Wade. Con il proseguire della stagione gli infortuni capitati a Flash (prima il polso e poi la spalla) fecero salire le presenze come titolare di Payton sino a quota 28. Verso la fine stagione regolare, pero’, uno stiramento dell’inguine ha messo ko anche Payton il quale in totale chiude l’annata con 68 partite disputate (22 minuti di media). Nei playoffs, come si puo’ vedere dalla cifre, il suo rendimento e’ stato praticamente nullo perche’ il protrarsi del dolore ha continuato a limitarlo permettendogli di scendere in campo appena in 2 occasioni per un totale di 16 minuti a gara (in totale ha tentato 3 tiri). Il suo futuro piu’ prossimo, salvo colpi di scena, lo vedra’ effettuare una conferenza stampa per annunciare il ritiro dal basket giocato dopo 16 anni di attivita’.

Lontano dagli anni d’oro in cui la sua difesa gli valse il soprannome di The Glove (oltre al trofeo di difensore dell’anno 1996) Payton e' sempre restato uno dei giocatori simboli della difesa, non a caso per otto volte di fila e' stato inserito nel All Defense Team della Nba edper nove volte venne convocato a disputare l'All Star Game.

Questo al momento e' tutto. Non vi resta che visitare la nuovissima galleria fotografica di....

Gary Payton!