La biografia di



Richard Jefferson
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Richard Jefferson e' nato il 21/06/1980 a Los Angeles in California. Resto' nella terra delle spiagge e del sole fino all'eta' di 6 anni ovvero fino a quando il padre decise di abbandonare la famiglia e sua madre, Wanda Marshall, si sposto' in Arizona con il piccolo Jefferson... Sei anni furono sufficienti perche' Richard si innamorasse di Magic Johnson e dei suoi Lakers da "Show Time"... Quando venne l'ora di andare alla High School si iscrisse alla Moon Valley HS di Phoenix dove fu subito membro della squadra di basket e anno dopo anno si confermava pieno di talento e "sprizzava energia da tutti i pori"... Trasformava la sua energia in schiacciate e proprio per questo motivo, le giocate spettacolari sopra il ferro, divennero il suo marchio di fabbrica che lo resero molto famoso tra il pubblico.

Non ebbe difficolta' a trovare un College di Division One interessato a lui: Lute Oison fece pervenire immediatamente a Jefferson la possibilita' di una borsa di studio presso Arizona (Universita' che si trova a Phoenix) e cosi' Richard divento' un membro dei Wildcats. Dopo due partite Oison proietto' RJ in quintetto ed in tutto', da freshman, disputo' 28 gare (quindi 26 volte titolare) durante le quali tenne una media di: 11.3 punti (49.5% dal campo), 4.8 rimbalzi e 2.9 assists. Complessivamente ando' in doppia cifra per 17 volte, in 7 occasioni tocco' quota 5 assists, contro Washington State segno 25 punti con 12 rimbalzi ed elevo' il suo rendimento durante il torneo della Pac 10 dove passo' a 12.6 punti e 5.2 rimbalzi.

Nel suo anno da Sophomore si dovette arrestare dopo 15 partite a cause di un problema al piede destro e salto' 13 incontri. Comunque riusci' a scendere in campo 21 volte e fece registrare 11 punti (50.3% dal campo), 1.1 stoppate (secondo miglior stoppatore dei Wildcats), 4.4 rimbalzi e 2.8 assists (terzo miglior rimbalzista e assist-man di squadra). Da ricordare la sua prestazione contro Texas dove mise a segno 19 punti (con 8/10 dal campo e tutti nel secondo tempo), 5 rimbalzi e 4 assists; e nel Torneo NIT pre-stagionale fece registrare 14 punti, 7.5 rimbalzi e 4.5 assists di media contro Notre Dame e Kentucky.

Riusci' ad esprimere tutto il suo potenziale da Junior, 00-01, quando fu titolare 34 volte su 35 con 11.3 punti (47.9% dal campo), 5.4 rimbalzi e 2.7 assists ma fece ancora meglio nel torneo NCAA quando passo' a 13.5 punti (50.0% dal campo), 6.3 assists e disputo' delle ottime partite contro Mississippi (15 punti, 11 rimbalzi), Illinois (limito' il suo diretto avversario, Frank Williams, a 9 punti con 3/15 dal campo) e Michigan State (17 punti, 8 rimbalzi, 2 stoppate con Jason Richardson tenuto a 2/11). In Finale contro Duke non furono abbastanza i suoi 19 punti (15 nel secondo tempo con 4/8 da 3 punti) e 8 rimbalzi perche' i Wildcats non riuscirono ad aggiudicarsi l'incontro. A livello individuale venne inserito nel quintetto All-Midwest Regional Team e fu nominato nel All-Final Four Team. Finita questa annata decise di rendersi eleggibile per il Draft 2001.

I Rockets avevano la chiamata numero 13 ed il loro obbiettivo era quello di prendere Eddie Griffin, ma era molto quotato quindi per non rischiare di perderlo (attualmente Griffin ha problemi con la legge e difficilmente la sua carriera NBA potra' riprendere) decisero di architettare uno scambio con i Nets. New Jersey avrebbe preso Griffin al numero 7 assoluto e quindi l'avrebbe girato ai Texani in cambio di Jefferson (scelto al numero 13 da Houston), Collins e Brandon Armstrong. Ando' tutto come previsto e Richard arrivo' nel New Jersey.

Durante il suo anno da rookie, 01/02, fu utilizzato principalmente come sesto uomo con lo scopo di far riposare Van Horn e Kerry Kittles (rispettivamente guardia e ala piccola titolari): disputo' 79 partire (9 volte titolare), segno' 9.4 punti con 3.7 rimbalzi e 1.8 assists. I Nets guidati da Jason Kidd e Kenyon Martin arrivarono alla loro prima finale NBA pero' piu' volte, durante i playoffs e la stagione regolare, Van Horn tendeva a nascondersi e a non prendersi le proprie responsabilita' nei momenti "caldi" quindi in estate fu scambio ed il posto di ala piccola titolare venne affidato a Jefferson.

Byron Scott, l'allora coach di NJ, aveva piena fiducia in lui e Richard non deluse: 80 partite disputate (sempre titolare), 15.5 punti, 6.4 rimbalzi, 1 recupero e 2.5 assists. Nei Playoffs il suo rendimento fu simile a quello visto in Stagione Regolare ed i Nets arrivarono per il secondo anno consecutivo alla Finale Nba dove si arresero, dopo aver lottato duramente per 6 partite, davanti ai San Antonio Spurs di Tim Duncan, David Robinson e Manu Ginobili. Nell'estate del 2003 prese parte alla Nazionale Americana (insieme a Kidd e Martin) e vinse l'oro nella competizione Americana per qualificarsi alle olimpiadi di Atene.

Nel 2003/04 concluse con 18.5 punti, 5.7 rimbalzi e 3.8 assists a partita. Cifre che lo portarono ad essere il miglior realizzatore dei Nets, ricordiamo che Kidd e Martin furono costretti a stare fermi alcune partite per problemi fisici mentre Richard scese in campo per 82 partite, quindi il suo supporto risulto' fondamentale. Nella post-season lui, come i suoi compagni, battaglio' fino alla settimana gara contro i Pistons dove, anche a causa della pessima condizione fisica di Jason Kidd nella partite clou, fu costretto ad arrendersi davanti alla solida difesa di Detroit.

Nonostante le sue cifre nel 2004/05 parlino di 22.2 punti, 7.3 rimbalzi e 4 assists a partita, e' doveroso sottolineare che Jefferson non riusci' a disputare tutta la stagione regolare perche', dopo 33 partite, fu costretto a fermarsi per farsi operare ad un polso. Salto' circa 4 mesi di campionato per poi tornare nella post-season dove concluse con 15.8 punti, 5.5 rimbalzi e 2.3 rimbalzi. La buona volonta' di Richard, di aiutare la propria squadra nel momento del bisogno, fu un gesto sicuramente apprezzato dai tifosi ma non essendo al 100% non riusci' ad esprimersi al massimo delle sue capacita'. Anche per questo motivo i Nets furono spazzati via con un secco 4-0 al primo turno per mano degli Heat guidati dal duo Shaq-Wade. Jefferson, tornato a disputare (quasi) tutto il campionato (ha saltato 4 partite per infortuni di lieve entita'), nel 2005/06 si confermo' la seconda bocca di fuoco del team dietro a Vince Carter. Le sue cifre parlavano di 19.5 punti, 6.8 rimbalzi e 3.8 assists. I Nets, guidati in regia da Kidd, furono in grado di terminare il campionato come vincitori dell'Atlantic Division ma anche di mettere a segno la striscia di vittoria piu' lunga di tutta l'annata (14 "W" consecutive). In gara 1 delle semi-finali della Easter Conference Jefferson, dopo aver "brillato" al primo turno contro i Pacers (4-2), si infortuno' alla caviglia e nonostante non abbia saltato nemmeno una partita della serie contro gli Heat, da quel momento in poi non sembro' mai al pieno delle sue capacita' (la serie termino' sul 4-1 per gli Heat futuri campioni Nba 2006). RJ nei playoffs aumento' il suo rendimento concludendo con 22.2 punti, 4.1 rimbalzi e 4.1 assists a partita.

Nell’estate del 2006 RJ cerco’ di recuperare dall’infortunio riportato nella serie contro gli Heat (semi-finali della Eastern Conference) con un periodo di riposo seguito da degli esercizi di riabilitazione. Tuttavia, nonostante l’impegno, furono a sufficienza un paio di partite del campionato 06/07 per accorgersi che Jefferson era lontanissimo dall’essere guarito. Il numero 24 dei Nets allora si rivolse prima  a degli specialisti di fisioterapia e poi, visto che i risultati continuavano a farsi attendere opto’opta per farsi operare in modo da risolvere definitivamente tutti i problemi. L’infortunio gli costo’ in totale 6 settimane di stop. Rientrato per l’ultima parte di stagione regolare concluse il 06/07 con 16.3 punti, 4.4 rimbalzi e 2.7 assists a partita. Nei Playoffs si confermo’ come uno dei migliori giocatore dei Nets  (decisiva la sua prestazione in gara 6 contro i Raptors dove segno’ il canestro del sorpasso e poi rubo’ l’ultima pallone utile dei Canadesi) che per il secondo anno di fila raggiunsero le semi-finali della Eastern Conference.  LBJ, pero’, risulto’ troppo forte ed i Nets vennero eliminati. RJ, triste per l’eliminazione, poteva comunque dirsi soddisfatto delle sue prestazioni che ne dimostravano il completo recupero: 19.7 punti, 5.6 rimbalzi e 2.3 assists.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
22.6
4.2
3.1

Con gli infortuni alle spalle RJ disputa un 2007/08 al 100% come dimostrano le 82 partite, tutte iniziate da titolare, e la sua media di minuti a partita pari a 39 minuti. Il contributo di RJ per i Nets e’ una delle poche note positive perche’ durante il corso della stagione regolare Kidd, scontento di trovarsi in un team mediocre, chiese la cessione e venne accontentato. Il neo-arrivo Harris, ed il play di riserva Williams, fanno ben sperare per il futuro di  New Jersey dove Jefferson, come da lui stesso dichiarato, spera di esserci perche’ il suo desiderio sarebbe quello di concludere la carriera con la maglia dei Nets.

Per scoprire la galleria fotografica di Jefferson cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Richard Jefferson