La biografia di



Tayshaun Prince
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Tayshaun Durell Prince, questo il suo nome completo, e' nato a Compton nel cuore di Los Angeles il 28/02/1980. Possiamo dire che il basket era gia' presente nel suo DNA perche' la madre Tisha e lo zio, Tommie fratello di Tishia, erano stati dei giocatori a livello collegiale con Pepperdine, quindi fin da piccolo venne a contatto con questo sport... La sua passione aumento' con il trascorrere degli ed inizio' a frequentare sempre piu' assiduamente i play-ground piu' famosi della citta', dove passava l'estate a partecipare (o semplicemente a vedere) le tantissime Summer League ed aveva anche l'occasione di incontrare i membri dei Lakers.

I Lakers di Magic Johnson e dello Show Time diventarono presto i suoi "eroi" perche' erano in grado di mettere "a ferro fuoco" tutta la Nba grazie al loro stile di gioco veloce, dinamico e frizzante... Tay, come veniva chiamato dai suoi amici, si iscrisse alla High School del suo quartiere ovvero la Dominquez HS di Compton: in breve tempo divenne uno dei migliori giocatori non solo nel reparto offensivo ma anche in difesa (dove distribuiva stoppate, rubava palla e prendeva parecchi rimbalzi)... In tre anni di permanenza fece registrare un totale di 96 vinte - 9 sconfitte (91.4%) e nel 1997 porto la sua scuola alla vittoria del Titolo Statale. Nel 1998 fu convocato al McDondald All Star Game (manifestazione a cui prendono parte i migliori liceali degli States) e venne nominato dal L.A. Times come vincitore del George Yeardley Award ovvero M.V.P. di tutte le High School presenti nel Sud California. In passato questo premio ando' a giocatori del calibro di Baron Davis, Paul Pierce e Charles O'Bannon...

Grazie a tutte queste "citazione" non gli fu' difficile trovare un College e, dopo aver valutato diverse possibilta', opto' per andare a Kentucky. Come frequentemente accade al College i Freshman trascorrono il primo anno allenandosi con il coach ed i compagni piu' anziani per cercare di migliorare il proprio gioco, ma hanno a disposizione anche alcuni minuti in campo, durante le partite, per far vedere i loro progressi; Prince, durante il 1998-99, disputo' tutte le 37 partite a cui Kentucky prese parte, fu titolare per 11 volte e concluse con 20.2 minuti ad incontro nei quali fece registrare: 5.8 punti, 3.8 rimbalzi, 1.2 assists, 0.7 recuperi e 0.6 stoppate.

I suoi progressi continuarono anche nella stagione successiva, 99-00, quando fu titolare tutto l'anno, i suoi minuti salirono a 33.9 ed in 32 partite ando' in doppia cifra per 23 volte chiudendo a quota: 13.3 punti, 1.8 assists, 0.8 recuperi e 1.3 stoppate. Fu' il miglior realizzatore dei Wildcats (la sua squadra) e secondo miglior rimbalzista, venne inserito nel Secondo quintetto Ideale della All-SEC (conference dove milita Kentucky) e fece registrare il suo High di punti nella partita di apertura del torneo NCAA, contro St. Bonaventure, dove dopo due tempi supplementari concluse a quota 28 punti (fra questi anche il tiro da 3 punti per pareggiare la partita a 7 secondi dalla fine del quarto periodo)...

La sua crescita prosegui' anche nell'anno da Junior quando maturo' l'idea di passare alla NBA con un anno di anticipo. Scopriamo il perche' di questa decisione: durante il 2000-01 tenne cifre di primo piano ovvero 16.9 punti (con il 49.5% dal campo), 6.5 rimbalzi, 2.9 assists, 0.7 recuperi ed 1.1 stoppate a partite. Per quanto riguarda il suo College fu secondo miglior realizzatore e fece registrare sei doppie doppie (le migliori prestazioni furono contro Arkansas - 19 punti, 10 rimbalzi - e Ole Misse - 26 punti, 12 rimbalzi -). Venne inserito nel primo quintetto ideale della All-Sec (fu MVP della Conference) e nel secondo quintetto All American (composto dai migliori Universitari di tutti gli States)... Ma non si fermo' qua perche' durante le prime due partite del torneo NCCA, Prince, fu a dir poco dominante con 27 punti contro Holy Cross e 31 punti (High Score) e 7 assists contro Iowa. Ora e' facile capire perche' a Tayshuan venne l'idea di fare il salto nel mondo dei pro... Provo' a "sondare" un po' il terreno ma alla fine decise di completare il suo ciclo di studi e di finire la sua "maturazione" al College...

Da Senior fu dominante in ogni parte del gioco: 17.5 punti (46.7% dal campo), 6.3 rimbalzi, 1.6 assists, 1.1 recuperi ed 1.3 stoppate ad incontro. Fu il miglior rimbalzista e realizzatore del Team e, sempre per quanto riguarda i Wildcats, venne eletto M.V.P della squadra per il terzo anno di fila. Fu inserito nuovamente nel primo quintetto ideale All-SEC, nel secondo All American di NABC e nel terzo All American di Associated Press (il piu' prestigioso). Distrusse il suo precedente High di punti (31) passando a quota 41 contro Tulsa nel torneo NCAA. Eguaglio' il record di Kentucky per tiri da tre messi a segno in un tempo (7 tiri) e a livello di Ateneo termino settimo per punti segnati (1775), secondo in tiri da tre fatti (204) e tentati (621) e quinto nelle stoppate (142).

Joe Dumars, GM dei Pistons, da sempre dotato di ottimo fiuto per i talenti "poco considerati" aveva la chiamata numero 23 e quindi inizio' a valutare quali giocatori sarebbero stati ancora disponibili in questa (bassa) zona del draft... Fece un paio di provini con Tayshaun ed ogni volta rimaneva sempre piu' entusiasmato dall'intensita' messa in campo da Prince ad ogni allenamento o partitella che fosse. Quindi assicuro' al ragazzo della Citta' degli Angeli di chiamarlo (se fosse stato ancora libero) e farlo diventare un Bad Boys (ovvero un membro del Team che nel 1989 aveva eliminato in finale proprio i suoi amati Lakers)...

Los Angeles decise di scambiare Hunter (anche lui poi tornato a Detroit) per la chiamata numero 20 di Toronto al Draft 2002 e fece un paio di provini al ragazzo locale, ovvero Prince, ma alla fine decisero di puntare su Kareem Rush perche' nel settore delle ali avevano gia' Fox e George. Cosi' Lakers e Pistons iniziarono a scrivere il loro destino...

Detroit faceva partire nella posizione di ala piccola Michael Curry ed in panchina era presente nient'altro che un vincitore del Premio come Miglior Sesto Uomo dell'Anno ovvero Williamson (anche lui ala piccola). Per questo motivo Prince trovo' pochi minuti in campo ma lavoro' duro tutto l'anno e nelle (rare) interviste si diceva sempre pronto ad entrare in campo e dare il suo contributo.

Complessivamente concluse con 42 presenze (5 volte titolare) e fece registrare 3.3 punti, 1.1 rimbalzi e 0.6 assists. Come negli anni del College, dove le sue migliori prestazioni arrivavano quando le partite contavano di piu' (ovvero nel torneo NCAA), anche nella NBA questa "costante" rimase intatta e nei Playoffs 2003 diede il suo contributo che fu a dir poco fondamentale... Tracy McGrady aveva guidato i Magic ad un passo dall'eliminazione dei Pistons: l'ottava squadra stava per buttare fuori la prima e mancava una partita a tale scopo (la serie era sul 3-1). Carlisle (allora Coach della Mo-Town) decise di giocarsi la carta Prince togliendo Curry ed i Pistons andarono a vincere le successive 3 partite ribaltando il risultato (4-3), eliminarono i 76ers di Iverson e si arrestarono solo davanti ai Nets nelle Finali di Conference. Prince, grazie alla sue lunghe braccia ed al fisico magro, era stato sulle piste di McGrady sporcandogli ogni pallone e rendendogli la vita impossibile... Dopo un contributo di questo calibro Joe Dumars, colui che l'aveva scelto, disse al nuovo coach, Brown, che la prossima stagione Tayshaun doveva essere titolare.

Durante il 2003/04 passo' a 10.3 punti, 4.8 rimbalzi e 2.3 assists. Cifre che nella post-season diventarono 9.9 punti, 6 rimbalzi, 4.2 assist, 1.35 stoppate, 1.09 recuperi. Da sottolineare soprattutto l'ottimo lavoro (che non emerge dalla cifre) svolto da Prince contro alcuni dei migliori avversari nella "cavalcata" di Detroit verso il titolo di Campioni Nba 2004. Durante il primo turno ruotava su Redd e Van Horn, quindi e' passato ad occuparsi di Richard Jefferson e Ron Artest. Mentre in Finale fece un splendido lavoro difensivo su Bryant. Come gia' accaduto nel 2003 contro Tracy McGrady, Prince, fu in grado di usare le sua lunghissime braccia per marcare Kobe, sporcargli i tiri e rendergli difficile la ricezione di ogni pallone. Tutto cio' senza contare che Tayshauan ha saputo anche evitare di "abboccare" alle finte del # 8 targato L.A. Con Bryant totalmente azzerato in finale (sempre fuori ritmo) Detroit ha potuto tornare alla gloria proprio contro la squadra amata e tifata da Prince negli anni della sua giovinezza ovvero i Los Angeles Lakers...

Coach Brown nel 04/05 continuo' a proiettarlo in quintetto e Prince (passato da 32 a 37 minuti di utilizzo) rispose incrementando tutti i suoi numeri: 14.7 punti, 5.3 rimbalzi, 3 assist. Cifre alla mano si può tranquillamente dire che Tayshaun non fu solo un ottimo difensore (come potrebbe essere Bruce Bowen) ma maturo' anche nella fase offensiva dove diede il suo contributo connettendo dalla lunga distanza (nei playoffs ha 41.2%) come imponendo i suoi tiri nel corso della partita (che realizza con il 48.7%). Nelle Finali Nba del 2005 prese in consegna Manu Ginobili il quale, dopo due gare da protagonista, fu costretto a giocare molto al di sotto dei suoi ritmi abituali... Di un "soffio" i Pistons non riuscirono a ripetersi nel back to back (ovvero vincere due titoli consecutivamente), pero', la stagione di Prince fu comunque ottima. Prince nel 2006 si conferma un punto focale dell'attaco dei Pistons che, sotto la guida di coach Saunders (subentrato a Brown), furono in grado di compilare il miglior record/vinte perse nella storia della franchigia. In difesa Prince continua ad occuparsi degli esterni avversari piu' pericolosi e svolge sempre un ottimo lavoro nel marcarli. Nonostante nei playoffs abbia aumentato il proprio rendimento (passato da 14.1 punti, 4.2 rimbalzi e 2.3 assists a rispettivamente 16.4, 5.7 e 3), questo non fu sufficiente per evitare l'eliminazione nelle finali di conference contro Miami. Da ricordare, pero', che le uniche due partite vinte dai Bad Boys contro gli Heat furono il frutto delle prestazioni (offensive/difensive) di Prince.

Ormai detentore dei gradi di ala piccola titolare, Prince, nel 06/07 si confermo’ anche come Iron Man dei Bad Boys visto che, al contrario dei suoi colleghi, non si fermo’ nemmeno per una partita scendendo in campo 82 volte in stagione regolare  (14.3 unti, 5.2 rimbalzi, 2.8 assists) e 16 nei playoffs (cifre praticamente identiche: 14.1 punti, 5.2 rimbalzi e 2.8 assists). Prince non disputo’ l’All Star Game ma il suo lavoro venne premiato a fine anno quando risulto’ l’unico giocatore dei Pistons ad essere inserito nei quintetti ideali All-Defensive Team. Nella finale di Conference cerco’ di rendere la vita il piu’ difficile possibile a James il quale, pero’, non risenti’ mai della sua marcatura. Tuttavia l’eliminazione dei Pistons dal torneo 07 non fu (ovviamente) solo colpa di Prince.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
13.2
4.9
3.3

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
13.8
5.5
3.2

Il 2007/08 per Prince e’ anno di conferme: sia a livello Iron Man (mai assente e sempre titolare) che nel quintetto ideale All-Defensive Team. Ancora una volta ha visto tutto i suoi colleghi (Billups, Hamilton e Sheed) disputare la partita delle Stelle mentre lui non e’ stato convocato. Comunque il suo ruolo resta ben definito all’interno dei Pistons: si occupa dell’esterno avversario piu’ pericoloso mentre in fase offensiva fa pagare a caro prezzo i raddoppi su Billups, Hamilton o Wallace. Nei playoffs ha giocato due turni di altissimo livello (contro i Magic, semi-finale di conference, ha chiuso con 15.6 punti, 7.6 rimbalzi e 4 assists) ma contro Boston, semi-finale NBA, e’ sceso a quota 9.8 punti, 32.4% dal campo e 4.3 rimbalzi.

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