La biografia di



Kevin Garnett
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Kevin Garnett e' nato il 19/05/76 nel South Carolina a Muldin dove fu cresciuto solo dalla madre. Fin da piccolo dimostro' di avere talento con la palla in mano e nella piccola cittadina divenne un vero "eroe" del liceo. Al liceo di Mauldin resto' quattro anni perche' nell'estate fra il quarto e quinto anno Kevin fini' in carcere per un paio di giorni causa un episidio di violenza. La Madre per tirarlo via dalle brutte compagnie e dalle pressioni locali decise di fargli cambiare High School.

Essendo molto quotato ricevette parecchie offerte ma quelle piu' importanti erano due su tutte: quella della Lincoln High School di Coney Island e quella della Ferragut Academy di Chicago. Se fosse andato alla prima avrebbe potuto fare coppia con Stephon Marbury ma lui fu era attratto da Ronnie Fields e per fare coppia con quest'ultimo decise di andare a Chicago.

Nel suo unico anno con la Ferragut Academy arrivo ai quarti di finale del torneo post-stagionale ma anche se non vinse il titolo fu giocatore dell'anno per Usa Today e fu eletto Mr. Basketball del Illinois. Detiene il primato di essere l'unico giocatore eletto Mr. Basketball in due stati diversi (Illinois e South Carolina). Finita l'High School decise di passare alla Nba perche' se fosse andato al College avrebbe rischiato di non poter giocare durante il primo anno per mettere apposto i voti scolastici... Quindi fece un provino a Chicago, dove lascio' di stucco tutti i presenti, e si rese eleggibile per il Draft 1995 dove venne chiamato come quinta scelta assoluta dai Minnesota TimberWolves...

Come succede a molti giovani durante il primo anno cerco di abituarsi ai ritmi dell'Nba ma riusci' a chiudere con delle statistiche molto promettenti: 10.4 punti e 6.3 rimbalzi. Gia' l'anno successivo, 1997, fu chiamato a partecipare l'All Star Game vero e proprio e con l'arrivo di Marbury centro' l'obbietivo Play-Offs. La sua media punti passo' da 10.4 a 17.0 e sali per altri 3 anni fino a toccare il record personale di 22.9 nel 1999-00.

Nonostante la partenza di Marbury e il livello medio-basso dei suoi compagni Garnett e' sempre migliorato riuscendo a portare alla post-season i suoi Wolves. Fece discuture molto nel 1997 quando firmo' un contratto di circa 125.000.000 di dollari con i Wolves (superiore a quello di Shaquille) anche se non aveva ancora dimostrato di essere un vincente. Da quel momento il suo nick-name divenne: "The Big Ticket" inteso come il Bigliettone riuscito a staccare con il mega-ingaggio.

Negli anni e' sempre migliorato: aveva iniziato come ala grande con ottimi movimenti spalle a canestro ed ora e' diventato un'ottima ala grande/piccola con un buon tiro frontale, in grado di penetrare le difese schierate, passare la palla oppure scaricare da tre. Ha lavorato tantissimo per migliorare i rimbalzi, da quando e' nell'Nba ogni anno aumentano, e il passaggio... Il passaggio per un giocatore come lui e' fondamentale perche' quando viene raddoppiato saper scaricare sul compagno libero e' di vitale importanza proprio per questo motivo e' fra le prime tre ale grandi con il maggior numero di assists...

Dal suo ingresso nella franchigia aveva sempre portato i Wolves ai Playoffs ma per 6 anni consecutivi erano arrivate eliminazioni al primo turno. Nel 2002/03 dopo aver disputato una buona annata i T-Wolves avevano conquistato il fattore campo negli ottavi di finale pero', questa volta, fu la sfortuna a castigarli: i loro avversari furono i tre volte campioni Los Angeles Lakers... Minneosta riusci a imporsi fino a Gara 3, 2-1, ma Shaq e Kobe chiusero la serie sul 4-2... L'impegno di KG fu visibile nelle sue stastiche (27 punti + 15.7 rimbalzi + 5 assist) ma non fu abbastanza.

Nel estate del 2004 KG sarebbe diventato free-agent quindi la dirigenza dei Wolves decise di convincerlo a rinnovare prima della scadenza grazie ad una campagna acquisti di primo livello: furono "ottenuti", attraverso delle trade, Latreel Sprewell e Sam Cassell. Garnett capi' il reale potenziale del Team e quindi rinnovo' il suo ingaggio con i lupi. La stagione 2003/04 per lui fu la migliore, almeno fin ora, sia a livello individuale che a livello di squadra. A livello individuale viaggio' a 24.2 punti, 13.9 rimbalzi, 5 assists, fu primo nella classifica di realizzatori di doppie doppie (71), fu miglior rimbalzista NBA, miglior rimbalzista difensivo NBA (10.9) e chiuse secondo nella classifica dei punti a partita. Le cifre parlavano chiaro: M.V.P. 2004. A livello di squadra invece, dopo una stagione ottima, i Wolves approdarono nuovamente alla post-season ma con una mentalita' completamente differente: superarono il primo turno (Nuggets, 4-1), il secondo turno (Kings, 4-3) e quindi si scontrarono con i Lakers nelle Finali della Western Conference. L.A. riusci' a trionfare in sei partite (4-2) ma pago' la vittoria a caro prezzo: Malone (che svolse un ottimo lavoro difensivo su KG) sforzo' troppo il ginocchio cosi' nelle NBA Finals il dolore prevalse sul postino (ed i Lakers uscirono sconfitti 4-1 per mano dei Pistons). Garnett, per quanto possa sembrare impossibile, durante il corso della post-season miglioro' ulteriormente le sue cifre: 24.3 punti, 14.6 rimbalzi e 5.1 assists.

Nonostante chiuse il 2004/05, per il secondo anno consecutivo, come miglior rimbalzista e con il maggior numero di doppie doppie realizzate nella NBA, il suo "lavoro" fu messo in ombra dalla pessima stagione dei Wolves. Se vi state chiedendo quali sono le cause dell'esclusione dai playoffs di Minnesota, e' presto detto: la stessa "ottima" campagna acquisti dell'estate 2003 (Cassell-Spree) fece implodere il team. I motivi della implosione furono molteplici: gli infortuni (Cassell mai al 100%), il cambio del coach e soprattutto la situazione stipendi (Cassell e Spree si lamentarono per tutto l'anno di non aver ricevuto un'estensione, ovviamente richiedevano il massimo salariale creando cosi' parecchie tensioni all'interno dello spogliatoio). KG continuo' comunque a fare il proprio lavoro terminando con 22.2 punti, 13.5 punti e 5.7 assists.

Durante l’estate 2005 era attesa un’imponente campagna acquisti dedita a rafforzare il team invece ci furono pochissimi scambi. Latrell Sprewell non venne piu’ firmato diventando cosi’ free-agent (senza nessun ingaggio) mentre Cassell fu ceduto ai Clippers per Jaric. KG, conscio di essere all’apice della propria carriera, per tutta la stagione chiese che fossero effettuati scambi in grado di rendere la squadra competitiva . La dirigenza dei Wolves, cercando di accontentarlo, si mise in moto e porto’ a Minneapolis elementi come Ricky Davis e Mark Blount. Questi sforzi, pero’, non cambiarono il destino dei Lupi e cosi i 21.8 punti, 12.7 rimbalzi e 4 assists di Garnett furono “sprecati” perche’, per il secondo anno di fila, i Wolves non raggiunsero la post-season.

Considerato il modo in cui si era concluso il 2005/06 erano molte le voci pronte a dare KG come sul piede di partenza gia’ nell’estate del 2006. Tuttavia, nonostante il via vai generato dalle “gole profonde”, Garnett non disse mai niente se non che era pronto a restare ai Wolves a patto di fare parte di una squadra competitiva. La dirigenza si mise nuovamente in moto e’ acquisto Mike James dai Raptors con lo scopo di rinforzare la posizione di playmaker. Putroppo, pero’, cio’ non e’ stato sufficiente affinche’ i Wolves riuscissero a cambiare tendenza e alla fine della stagione si contano appena 32 “W”.  L’impegno di KG fu quasi commovente (22.4 punti, 12.8 rimbalzi, 4.1 assists) perche’ ogni sera dava il 110% ma la mancanza di un cast di supporto adeguato lo portava ad essere una “cattedrale nel deserto”.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
18.8
9.2
3.4

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
20.4
10.5
3.3

Pubblicamente KG non domando’ mai di essere ceduto, evitando cosi’ il via vai di voci sui giornali, ma ne parlo’ con la sua dirigenza la quale, dopo aver sondato a fondo per il mercato per oltre due mesi, arrivo’ ad un accordo con i Boston Celtics. I Bianco-Verdi per ottenere l’MVP della stagione 2004 misero in piedi la trade che oggi porta il nome di 7-1: in cambio di KG infatti furono ceduti  ben 7 giocatori (Al Jefferson, Gerald Green, Theo Ratliff, Sebastian Telfair, Ryan Gomes e due future chiamate al draft). L’arrivo di Garnett a Boston, dove lo attendevano Allen e Pierce, proietto’ subito la squadra a pretendente al titolo di campione NBA 2008. Appena il campionato inizio’ a tutti fu chiara una cosa: il trasferimento aveva ridato nuova linfa vitale a KG che se fino all’altranno dava il 100% in campo, ora, con una squadra da titolo, si impegnava ancora di piu’. La sua leadership ha trascinato, ovviamente con l’impegno e l’aiuto dei colleghi, il team ad un campionato fatto da 66 vittorie e appena 18 sconfitte. Ai numeri sopracitati l’ex-Wolves aggiungeva 1.2 stoppate e 1.4 recuperi a partita ma soprattutto il suo lavoro in difesa ha permesso ai Celtics di vincere 31 delle complessive 41 trasferte e di limitare gli avversari ad un complessivo 90.3 punti (secondo miglior record della NBA 07/08. I Celtics, grazie a tutti questi numeri e all’arrivo di KG, sono stati in grado di mettere a referto il miglioramento piu’ netto da una stagione all’altra in tutta la storia della NBA.

I Playoffs dei Celtics, pero’, sono iniziati non troppo bene dato che per sorpassare primo (Atlanta) e secondo (Cleveland)  turno sono state necessarie 14 partite ed il record  complessivo parlava di 8 vittorie in casa e 0 in trasferta. Nelle finali di Conference, contro Detroit, i Bianco-Verdi sono riusciti a rifarsi vincendo 4-2 ma i dubbi sull’integrita’ del Big Three in finale (contro i Lakers) erano leciti. Le critiche della stampa erano indirizzate anche a Garnett perche’ con i Wolves solo un anno (2004) riusci’ a raggiungere le finali di Conference e vista l’eccessiva difficolta’ mostrata dai Celtics in questa corsa alla finali ci si domandava se fosse davvero in grado di fare la differenza sul palcoscenico piu’ importante della stagione. KG non ha dato retta alle critiche, anzi ha preferito rispondere con i suoi numeri: in 6 partite di finali ha sempre raggiunto la doppia cifra concludendo con 18.2 punti, 13 rimbalzi, 1 stoppata, 3 assists e quasi 2 recuperi ad incontro. In attacco, unica nota negativa, ha fatto registrare qualche problema con le percentuali dal campo (scese a 42.9%, in stagione regolare viaggiava a 53.9%) tuttavia il suo contributo e’ stato a dir poco fondamentale perche’ grazie alla sua difesa il verniciato di Boston e’ stata zona off-limits per i Lakers sconfitti 4-2. Per Kevin il campionato 07/08 sara’ indimenticabile soprattutto perche’ appena 12 mesi fa, quando terminava l’ennesima stagione “disastro” in maglia Wolves, non avrebbe mai immaginato di alzare la coppa di campione NBA nel giro di un anno

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