La biografia di



Pau Gasol
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Pau Gasol e' nato il 06/07/1980 a Barcellona in Spagna. Nonostante lo sport nazionale, quello a cui i mass media dedicano piu' attenzioni, sia il calcio, Gasol fin da piccolo e' venuto a contattato con il pallone a spicchi... La sua bravura fu immediatamente riconosciuta dagli scout del Barcellona che lo assoldarono nelle giovanili della squadra...

Cresciuto sotto uno staff tecnico molto serio e ben preparato, Pau, ha potuto migliorare di anno in anno tagliando traguardi importanti anche a livello internazionale dove inizio' a farsi conoscere per il suo stile di gioco fluido, rapido e difficile da marcare: nel 1998 vinse l'Albert Schweitzer Tournament, mentre con la maglia della Squadra Nazionale Giovanile Spagnola vinse il campionato Europeo e quello Mondiale (sempre nel 1998).

La dirigenza del Club, visti gli ottimi risultati ottenuti, decise di dare l'oppurtunita' a Gasol di giocare in prima squadra... Pero' non avevano piena fiducia in lui infatti, nel 1998-99, passo' quasi tutto l'anno in panchina e fece il suo debutto nella massima Lega Spagnola il 17/01/99 contro Caceres dove fece registrare 6 punti e due rimbalzi... Anche se il Barcellona vinse la Korac Cup ed il campionato, la sua stagione fu a dire poco "nulla": 2 partite disputate, 11 minuti in tutto, 3 punti, 1 rimbalzi, 0.5 assists e 4 tiri tentati...

Si ipotizzo' anche una sua possibile cessione in prestito al Badalonia ma con il mercato estivo si intravide la possiblita' di farlo giocare maggiormente, partendo dalla panchina, come ala grande/centro e quindi nel 1999-2000 inizio' ad essere incisivo anche nella Lega Spagnola. Passo' a 14.8 minuti di utilizzo in 26 partite e fece registrare 4.2 punti (50.6% dal campo ), 2.6 rimbalzi e 0.5 assists.

La sua crescita era in corso, lo dimostravano le sue cifre, ma la dirigenza continuava ad imporre un "uso" di Gasol con il "conta gocce" e durante il mercato estivo del 2000 acquistarono Rony Seikaly, ex giocatore di diverse squadre Nba fra le quali Nets, Orlando e Warriors, con lo scopo di utilizzarlo da ala grande/centro... Fortunatamente, per Gasol, Rony non entro' mai in sintonia con la squadra per problemi fisici quindi Pau vide il suo minutaggio aumentare ulteriormente a 23.8 minuti di utilizzo, in 30 partite, durante i quali segnava 10.9 punti (54.9% dal campo, 32.5% dai tre punti e 58.8% dai liberi) con 5.2 rimbalzi e distribuiva quasi 1 assist a partita. Fu il dominatore incontrastato della Spagna e oltre a vincere il campionato si aggiudico' anche la Coppe del Re battendo il Malaga in finale. In entrambe le occasioni venne nominato M.V.P.

Il suo nome era sul taccuino di tutti gli Scout Nba ed anche Walter Szczerbiak, padre di Wally e grande esperto del campionato spagnolo dove ha militato per parecchi anni, rilascio' una pubblica dichiarazione dove disse: "Nella Coppe del Re, Gasol, ha dimostrato di avere molta maturita': ha giocato alla grande nonostante ci fossero molte attese e molta pressione sulle sue spalle... E' un incubo per chi deve affrontarlo direttamente... Ha delle braccia molto lunghe ed e' davvero attivo. Se provi a difendere su di lui con un ala piccola allora avrai un uomo troppo piccolo per dargli fastidio... Se provi a difendere con un ala grande od un centro allora lui usera' i suoi ottimi movimenti per segnare e guadagnare parecchi giochi da 3 punti... Gasol gioca con il cuore."

Il Barcellona, ad inizio campionato, aveva sottovalutato le potenzialita' di Pau ed ora si trovava con una stella ma senza nessun tipo di contratto per trattenerlo. Alcune "voci" davano il fuori classe Spagnolo come non ancora pronto per fare il salto nella Nba, ma Gasol era dell'idea di fare immediatamente il suo ingresso nella NBA perche' prima arrivava, prima faceva esperienza nella lega con la L maiuscola e prima avrebbe potuto esplodere...

La dirigenza dei Grizzlies era decisa a ricostruire da zero la sfortunata franchigia, per farlo punto' le proprie speranze sullo Spagnolo come colonna portante della futura squadra. Memphis dovette architettare uno scambio con Atlanta per arrivare a Gasol perche' aveva a disposizione solo la scelta numero 27 del primo giro e Pau sarebbe stato sicuramente chiamato prima... Nella trade furono coinvolti Abdur-Rahid partito per gli Hawks ed insieme al Catalano, dalla Georgia, arrivarono Lorenz Wright e Brevin Knight. Come abbiamo gia' detto alcuni erano scettici sulle possibilita' di questo ragazzo passato da un anno di Lega Spagnola alla Nba, ma Gasol disputo' una stagione memorabile scendendo in campo per tutte le 82 partite (79 volte fu titolare) e chiuse con : 17.6 punti (51.8% dal campo), 8.9 rimbalzi, 2.7 assists e 2.6 stoppate. Queste cifre gli garantirono il trofeo di Rookie dell'anno 2001.

Sfortunatamente la franchigia continuava ad essere una fra le piu' disastrose, nonostante la presenza di Gasol, e quindi fu incaricato Jerry West, da sempre attivo con i Lakers, di fare decollare la squadra... West chiamo dal Draft del 2002 Drew Gooden ovvero un'altra ala grande... Provo' a farli giocare assieme, con Gasol come centro, ma a meta' campionato il progetto falli' e Drew parti per Orlando, al posto suo arrivarono due tiratori perimetrali come Miller e Giricek. Il Catalano confermo' le sue cifre: 19 punti (51% dal campo), 8.8 rimbalzi, 2.8 assists e 1.8 stoppate ad incontro.

Nel 2003-04 vide le sue cifre registrare una leggera flessione: 17.7 punti, 7.7 rimbalzi e 2.5 assists a partita. Ma cio' non significava che Gasol fosse in crisi: Pau rifletteva solo il nuovo modo di giocare dei Memphis Grizzlies che sotto la guida di Brown, Coach dell'anno 2004, vedeva ruotare praticamente tutti i giocatori della panchina e proprio per questo motivo il Catalano scese da 36 minuti di utilizzo a 31.5, pero', per la prima volta nella storia della franchigia, arrivo' la qualificazione ai playoffs nella micidiale Western Conference. In estate la dirigenza dei Grizzlied decise di estendere il suo contratto al massimo salariale.

L'ottima stagione 05/06 dello spagnolo, 20.4 punti, 8.9 rimbalzi, 4.6 assists (a queste cifre bisogna aggiungere le 1.91 stoppate ad incontro), fu coronata dalla partecipazione al All Star Game. Da sottolineare che la sua “chiamata” alla partita delle Stelle non avvenne attraverso le preferenze del pubblico, ma fu convocato con le votazioni effettuate dai coach (quindi taglio’ questo traguardo grazie all’impegno). Memphis, sotto la guida di Fratello, riusci’ ad ottenere il sesto posto nel tabellone della post-season, miglior piazzamento di sempre, tuttavia i loro primi avversari furono i Mavs (futuri vice-campioni della stagione). I Grizzlies, alla ricerca della prima vittoria nei playoffs nel giro di tre anni, non si dimostrarono mai all’altezza degli avversari e rimediarono l'ennesimo sweep (4-0). Gasol, essendo il giocatore franchigia della squadra, venne anche accusato di non essere un vero leader e di non riuscire ad esprimere il proprio potenziale sotto pressione (se i punti, nella post-season, rimasero costanti non si puo’ dire lo stesso dei rimbalzi, scesi a 6.8, e degli assists, calati a 3).

In risposta alla critiche ricevute Gasol, nel mese di Settembre 2006, guido’ la nazionale Spagnola sino alle finali di coppa del mondo dove i Giallo-Rossi riuscirono a vincere il titolo. Sfortunatamente, pero’, proprio nelle semi-finali Pau si ruppe un piede che lo costrinse a circa 6 mesi di stop. Proprio a causa di tutto cio’ nella stagione NBA 06/07 scese in campo solamente 59 volte sulle 82 partite totali; da sottolineare anche come la sua assenza ad inizio campionato compromise definitivamente l’annata dei Grizzlies colati subito a picco nell’infuocatissima Western Conference. Il suo campionato si concluse con 20.8 punti, 9.8 rimbalzi e 3.4 assists a partita. Questi numeri facevano di Gasol una “cattedrale del deserto” e non a caso piu’ volte il suo nome sembrava vicinissimo ad una trade (si parlava dei Bulls). Alla fine, pero’, non si mosse nulla.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
18.9
8.4
3.2

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
16.9
9.3
4

Il campionato 07/08 inizio’ con tante aspettative per i Grizzlies (sotta la guida del nuovo coach Iavaroni) tuttavia furono a sufficienza appena un paio di settimane per capire che la formazione di Memphis aveva imboccato la strada sbagliata. La dirigenza decise di rifondare il team sui giovani e quindi a meta’ campionato circa, dopo 39 incontri (39 volte titolare), Gasol venne ceduto ai Lakers per i diritti su suo fratello (Mark), Crittenton e Kwame Brown. Passare da una realta’ perdente come quella dei Grizzlies a quella dei Lakers (pretendenti al titolo ) diede nuova linfa vitale a Pau che si integro’ alla perfezione con Bryant e soci. I Lakers infatti vinsero una Western Conference piu’ infuocata che mai (l’ottava piazza venne data ad un team con 50 vittorie - Denver) e finalmente nei playoffs Gasol si scrollo’ di dosso l’etichettata da “giocatore soft”. Non piu’ costretto a trascinare la squadra solo sulle sue spalle, come accadeva ai Grizzlies, in compagnia di Kobe e Odom ha portato i Giallo-Viola sino alle NBA Finals. Nonostante la sconfitta l’asse Bryant-Gasol sembra destinato a durare ancora molti anni e probabilmente permettera’ ai Lakers di tornare a festeggiare un titolo NBA (magari gia’ dalla prossima stagione).

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