La biografia di



Paul Pierce
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Paul Anthony Pierce e' nato il 13/10/1977 in California a Oakland. E' cresciuto ed ha frequentato la High School di Inglewood a Los Angeles. Poi, nel 1995, passo' all'universita' del Kansas dove al primo anno fu nominato Freshman of the Year della Big Eight a pari mierto con C. Billups... E' restato al college per Tre anni dove la sua squadra era sempre la favorita per vincere il titolo ma non arrivo' mai alle Final Four.

Questi suoi anni al College furono in costante crescita... Migliorava di anno in anno grazie a 2 motivi principali: il primo e' che da sempre ha avuto un etica lavorativa molto seria, passando parecchio tempo in palestra senza mai fermarsi per migliorare il suo corpo e trascorrando anche ore e ore sui campetti giocando tutte le Summer League possibli ed immaginabili. Il secondo motivo fu sua madre che come lui ha riconosciuto nella serata dei Draft gli fu di grandissimo supporto. Infatti all'inizio della sua carriera quando iniziava ad emergere molte volte gli capitava di incontrare difficolta' e non essendo bravo come i compagni voleva mollare. Ma sua madre lo ha sempre indotto a continuare, tenere duro e lavorare sodo... E tutto cio' si tradusse da 11.7 ppt nel suo primo anno a 20.4 ppt nel suo terzo anno di college (venne anche inserito nel primo quintetto All America).

Si rese eleggibile al Draft del 1998. Questo Draft e' stato da sempre oggetto di critiche per i fans dell'Nba. Motivo furono le chimate al numero uno: Olowokandi; al numero 4: Carter e anche Pual Pierce diede il suo contribuato a far criticare ancora di piu' il draft infatti fu chimato solo al numero 10. Oggi come oggi andrebbe in modo diverso pero' almeno inizialmente Paul Pierce senti molto il fatto di essere chiamato solo al numero 10. infatti si dice che ai primi allenamenti fatti con i Boston ad ogni suo canestro diceva il nome e dedicava il punto a uno degli altri 9 scelti prima di lui. Questo rancore pian piano scomparve.

Un fatto da ricordare e' l'incidente capitato un mese prima d'iniziare la sua prima Regolar Season. Paul si trovava in un locale di Boston, il Buzz Club, duante una festa privata. Quando alle tre del mattino di colpo' scoppio una rissa istigata dal gruppo rap: Made Man cosi' quella che doveva essere una domenica notte tranquilla e di riposo prima di inizare il durissimo trainig camp di Pitino fu un vero e' proprio massacro. Double P ricevette: una bottigliata in testa, calci, pugni e 12 coltellate di cui una gli perfero' un polmone e fu costretto a stare in ospedale per una settimana. Uscita dichiaro' subito alla stampa di essere stato fortunato. E aveva ragione poteva rischiare di vedere finire la sua carriera ancora prima di niziare.

Un mese dopo' inizio regolarmente la stagione e meta' partita aveva gia' segnato 20 punti. Si sentiva felice solo per il fatto di essere in campo. E dopo aver ripreso forza e coraggio torno' a lavorare in palestra per crescere ancora. Tutti gli allenatori riconoscono in lui la vera stoffa del campione: infatti anche se a meno flash rispetto alle altre stelle emergenti della lega ha una fortissa volonta' di fare e migliorare che gli permettono di essere sempre piu' decisivo e bravo.

Pierce veste il numero 34 in onore di di Hakeem Olajuwon e Charles Barkley (in precedenza ha portato il 32 di Magic, il 42 di Worthy e il 21 di S.Smith). Il suo Soprannome e' Double P infatti sia il suo nome che il suo cognome iniziano con la P e cosi gli speaker americani hanno iniziato a chiamarlo cosi'. Da subito ha avuto un comportamento da Leader in campo e fuori parlando in faccia a tutti e senza esitazioni. Anche il suo compagno Walker (da sempre considerato un po' egoista. per alcuni il suo nick e' Me First) lo ha accettato nel gruppo nominadolo co-capitano.

Nei Play-Offs 2002 i Boston hanno eliminato per 3 a 2 i 76ers di Iverson... Poi e' toccato ai Detroit di Stackhouse (4 a 1) ed infine la loro corsa si e' arrestato davanti ai vice-campioni Nba i New Jersey Nets di Kidd e Martin... Comunque e' stato un grande risultato arrivare alle semi-finali per i Celtcis, i quali erano anni che non vedevano piu una partita di post-season.

Nel 2003 Pierce continuo' ad essere il primo realizzatore dei Celtics con 25.9 punti a partita ma anche 7.3 rimbalzi e 4.4 assists. Boston, contro tutti i pronostici, ribalto' la serie contro gli Indiana Pacers (vittoria 4-2) e si scontro' con i New Jersey Nets dove fu nuovamente costretta ad arrendersi davanti alla squadra dello Stato Giardino. In ogni caso Pierce gioco' da vero leader viaggiando ad una media di 28.1 punti, 9 rimbalzi e 6.7 assists a partita.

L'annata successiva, 2003/04, fu "rivoluzionaria" per i Celtics che videro partire una pietra angolare della franchigia come Walker e arrivare Ricky Davis; Double P in parte risenti' di questi cambiamenti e le sue cifre fecero registrare una leggera flessione verso il basso: 23 punti, 6.5 rimbalzi e 5.1 assists. Boston, nonostante tutto questo "movimento", riusci' a qualificarsi come fanilino di coda della Eastern Conference ma al primo turno, nuovamente disputato contro gli Indiana Pacers, arrivo' una secca, quanto prevedibile, eliminazione per 4-0. Pierce, che doveva vedersela con un difensore del calibro di Ron Artest, riusci' comunque a concludere con degli ottimi numeri: 20.8 punti, 8.8 rimbalzi, 2.5 assists a partita.

I Celtics, come gia' accaduto nel corso della precedente annata, furono nuovamente al centro del mercato: nell'estate 2004 acquistarono Gary Payton dai Lakers, proseguirono prendendo tre ottimi giocatori al Draft (West, Jefferson e Allen) e, non ancora soddisfatti, durante lo svolgersi del 2004/05 riacquistarono Antoine Walker. Paul Pierce, nonostante le tantissime voci che lo davano tutti i giorni sul "piede di partenza", rimase sempre il faro guida della franchigia e capitano' i Bianco Verdi nell'impresa di vincere il titolo della Atlantic Division (l'ultima volta che i Celtics vinsero questo titolo era ancora presente Larry Brid). Le sue cifre parlavano di: 21.6 punti, 6.6 rimbalzi e 4.2 assists a partita. Nei playoffs non basto' il fattore campo per trionfare su Indiana e l'avventura di Boston si concluse con molta amarezza al primo turno. Nel 2005/06 produsse 26.8 punti, 6.7 rimbalzi e 4.7 assists di media. Stando a quanto ci dicono le cifre questa stagione fu la sua migliore di sempre da quando entro’ a far parte della NBA. A confermarlo ci fu l'ennesima, la quinta consecutiva, chiamata al All Star Game avvenuta non per i voti espressi dai tifosi ma per meriti (a convocarlo sono stati gli allenatori). Paradossalmente pero' i Celtics, con tanti rookie e pochi veterani, non riuscirono a centrare la post-season ed il nome di Pierce, nonostante le mille smentite da parte della dirigenza, continuo’ ad essere inserito in ipotetiche trade. Il “via vai” di voci venne stroncato il 18/07 quando Double P firmo’ un rinnovo pluriennale con i Bianco-Verdi.

Il 06/07 risulta una della annata piu’ “buie” per il numero 34 dei Celtics non per le cifre (25 punti, 5.9 rimbalzi, 4.1 assists) quanto per una serie di infortuni che colpendolo ripetutamente lo costrinsero a scendere in campo appena 47 volte. Dopo circa un mese dall’avvio di Campionato i dottori, analizzando gli esiti della risonanza magnetica, trovarono una micro-frattura da stress nel piede sinistro e quindi lo inserirono in lista infortunati per diverse settimane. Arrivato il momento di rientrare fu un dolore al gomito ad arrestarlo ed a costringerlo ad un nuovo periodo di stop. Tornato in attività ha giocato fino alle fine di marzo quando il riaccendersi dei problemi al gomito lo hanno costretto a fermarsi definitivamente. Quando il campionato termino’ in molti avrebbero scommesso sulla sua cessione nei mesi estivi.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
19.6
5.1
4.5

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
19.7
5.
4.6

Pierce, nonostante le voci sul suo conto, non domando’ mai di essere ceduto e la costanza nell’indossare la divisa dei Celtics anche negli anni piu’ “oscuri” della franchigia venne ripagata proprio nell’estate 2007 con gli acquisti di Ray Allen e Kevin Garnett. Nel giro di un paio di mesi Pierce passo’ dall’essere una “cattedrale nel deserto” a membro di una squadra costruita apposta per vincere il titolo di campioni NBA. Sui Celtics c’erano molti dubbi sul coach e sul playmaker, ma il campionato dei Bianco-Verdi inizio’ subito alla grande e Pierce si confermo’ il giocatore piu’ costante del trio scendendo in campo 80 volte sulle 82 partite disponibili. Boston ha concluso il 07/08 con un record pari a 66-18 e nei playoffs, superati i primi due turni con sette gare, nelle finali di Conference e Finali NBA ha sempre trionfato per 4-2. La migliore serie di playoffs disputata da Double P sono state le Finali NBA dove, nonostante la stretta marcatura di Bryant, ha concluso con 21.8 punti, 6.3 assists, 4.5 recuperi, il 43.2% dal campo, il 39.3% da oltre l’arco e 1.2 recuperi a serata. L’impegno di Pierce nel battere i Lakers e riportare Boston sul tetto della NBA, a oltre 20 anni di distanza dall’ultimo titolo, e’ stato ripagato con il trofeo di MVP delle Finali.

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