La biografia di



Ben Wallace
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Ben e' nato il 10/09/1974 a White Hall nell'Alabama. La sua infanzia non fu fra le piu' felici: decimo di unidici fratelli viveva con la madra e il patrignio, Johnny Wallace, visto che il padre naturale era morto parecchi anni prima. Per mantenere tutta la famiglia sua madre lavorava 14/15 ore al giorno ma quando si trovava in casa era sempre felice e raggiante nonostante i molti problemi. Ben passo' buona parte della sua infanzia con la nonna alla quale si lego' molto... Conobbe il basket fin da piccolo infatti alcuni dei suoi fratelli avevano attaccato ad un albero un canestro e ci giocavano con un pallone fatto di stracci.

I suoi fratelli appena ne avevano l'occasione si procurava qualche lavoretto per fare qualche soldo. Anche Ben fece cosi' e fu "assunto" da un barbiere locale il quale gli dava 3 dollari a taglio; dopo un mese di lavoro porto a casa 240 dollari ma quando fece per darli alla madre questa gli disse di spendirli come meglio credeva visto che erano frutto del suo lavoro. Il giovane Wallace ne mise un po' da parte e con gli altri fece un paio di acquisti... Fra questi figuava un pallone da basket per sostituire quello fatto di stracci ma l'amore per la pallacanestro nacque piu' tardi.

Come tutti i suoi fratelli frequento' la Central High School ma rispetto a loro si noto' subito che Ben era portato per le attivita' fisiche. Faceva parte della squadre di Baseball, Football, Atletica e come se non bastesse d'estate militava in alcune leghe estive con la squadra di basket allenata da suo fratello, il reverendo Paul McBride. Durante il suo ultimo anno di High School prese parte ad un Campo Estivo tenuto da Charles Oakley a Livistingon in Alabama. Qua Oak lo spinse a dedicarsi completamente al basket spiegandogli quali esercizi fare per aumentare la muscolatura e lo aiuto' anche ad ottenere una borsa di studio per il Cuyahoga Community College.

Resta due anni in questo college dove quando non studia trascorre il suo tempo libero ad allenarsi e ogni tanto disputa qualche partita con Oak e Terry Davis. Riesce ad ottenere un'altra borsa di studio in una universita' piu' importante Virginia Union. Qua' passa quasi tutta l'estate nella "palestra" della scuola per irrobustirsi maggiormente ma i muscoli e la forza fisica dimostrano che buona parte del lavoro e' gia' stato fatto. Abbiamo detto "palestra" perche' il complesso dove e' situata la sala pesi e' molto piccolo ed ha il tetto in lamiera quindi d'estate la temperatura sale parecchio per questo viene chiamata "Hot Box" ma Ben Wallace non si tira indietro e continua a lavorare duro. Nel suo ultimo anno di College tiene una media di 12.5 pt, 10.5 rpg, 3.6 stoppate e guida la sua squadra ad un ottimo bilancio di 28 vinte - 3 perse.

Decide di provare a passare per il Draft Nba ma non viene chiamato da nessuna squadra. Boston e' interessata a lui e gli fa un provino ma alla fine M.L. Carr gli dice di allenarsi ancora per diventare una buona Ala Piccola... Ben non si demoralizza e aspetta fino al 1996 quando viene chiamato da Washington dove i primi due anni scende in campo quando il risultato ormai e' assicurato, quindi gioca poco, ma nel terzo anno i suoi minuti salgono a 26.8 e con questi i rimbalzi toccano quota 8.3 e i punti sono 6 a partita. Alla fine della stagione 1998-99 viene inserito in una trade con Tim Legler, Terry Davis e Jaff McInnis e scambiato con i Magic per Isaac Austin.

Ad Orlando resta un anno dove parte titolare 81 volte su 81. Gioca 24 minuti a serata con 4.8 punti, 8.2 rimbalzi e 1.6 stoppate. Ancora una volta a fine stagione viene inserito in uno scambio con Chucky Atkins e parte per Detroit e al loro posto arriva Grant Hill.

I Pistons gli danno fiducia e minuti cosi' la stagione 00-01 e' la prima che lo vede davvero mettersi in mostra con 34.5 minuti, 13.2 rimbalzi, 2.33 stoppate e 6.4 punti. L'anno seguente, 01-02, migliora ancora: 13.0 rimbalzi, 3.48 stoppate e 7.6 punti a serata gli garantiscono il trofeo di Difensore dell'Anno, Detroit chiude in testa alla Central Division e centra l'obbietivo Play-Offs.

Ben diventa il piu' amato dal pubblico che gli da anche il soprannome di Big Ben. Che letteralmente significa il Grande Ben, visto il fisico possente e muscoloso, ma essendoci l'analogia con il Big Ben di Londra ora ogni volta che Wallace prende un rimbalzo o da via una stoppata a Detroit si sentono i rintocchi del campinale piu' famoso del mondo: Don.. Don.. Don...

Il suo "amore" con il pubblico nonche' la sua pettinatura "afro" lo proiettano come uomo immagine della squadra. Ed anche il suo passato gli fa onore fra il pubblico: nella citta' operaia per eccellenza (qua' hanno sede le piu' storiche fabbriche automobilistiche degli States) si afferma un giocatore "operaio" come Wallace che ha sempre lavorato duro nonostante nessuno l'abbia mai considerato (come al Draft Nba). Nel 2002-03 il suo successo continua: 6.9 punti, 15.4 rimbalzi e 3.15 stoppate sono abbastanza per garantirgli il secondo Trofeo come miglior difensore della Lega e parte come centro titolare del All Star Game di Atlanta. Nei playoffs aumenta tutte le sue statistiche: 8.9 punti, 16.3 rimbalzi e 3.6 stoppate. Detroit accede per la prima volta dopo lungo tempo alle Finali della Eastern Conference, pero' qua' viene eliminata bruscamente per mano dei Nets (4-0).

Pochi giorni dopo l'eliminazione dai playoffs 2003 venne assunto Coach Brown che cerco' di coinvolgere maggiormente Big Ben nell'attacco della squadra, Wallace concluse il 03-04 con 9.5 punti, 12.4 rimbalzi e 3.4 stoppate a partita. Durante la stagione regolare arrivo' anche Rasheed Wallace (nessun grado di parentela tra i due) che si inseri' subito bene nella squadra portando punti ma soprattutto alzando, il gia' elevato, livello difensivo della squadra. Detroit, dopo aver chiuso con il secondo miglior record di tutta la Eastern Conference (il primo ando' ai Pacers), elimino' i Bucks con un netto 4-1 al primo turno quindi al secondo turno si scontro' con i Nets. New Jersey da sotto di 0-2 ribalto' la serie sul 3-2 ma il ginocchio di Kidd, in gara 6 e 7, smise di funzionare e cosi' i Pistons eliminano i Nets per 4-3. Per il secondo anno consecutivo i Bad Boys approdarono alle finali della Eastern Conference dove gli avversari questa volta non si chiamano piu’ New Jersey ma Indiana Pacers. La difesa fu l'elemento chiave di questa serie e l'ottimo lavoro di Big Ben continuo' ad essere vitale. Con un 4-2 la Mo-Town approdo' alle Nba Finals...

Sul palcoscenico piu' importante della stagione a Big Ben venne chiesto di "intasare" l'area ma soprattutto di tenere a bada un certo Shaquille O'Neal. I Pistons partirono come sfavoriti ma questo non li spavento' e Wallace firmo' una serie finale da protagonista: 10.8 punti, 13.6 rimbalzi, 1.4 assists, 1.8 recuperi e 1 stoppata ad incontro. L.A., che per la prima volta negli ultimi si trovava davanti ad una squadra prettamente difensiva, non riusci' a reagire e cadde in 5 gare dove non riusci' mai ad imporsi. Dopo i 2 trofei di difensore dell'anno, l'inclusione nel All Defensive Team, la presenza come titolare al All Star Game 2003 e 2004, per Big Ben Wallace arriva anche il trofeo piu' importante: l'anello come campione Nba 2004!!

Nel 2004/05 grazie ad una media di 9.7 punti, 12.2 rimbalzi e 2.38 stoppate Big Ben torno' a "regnare" come Difensore dell'anno (terza nomina in quattro anni). Detroit, sotto la sua guida e quella di tutti gli altri Bad Boys, vinse la Central Division e nei playoffs si laureo', per il secondo anno di fila, Campione della Eastern Conference. Nelle NBA Finals 2005 Wallace si occupo' principalmente di Mohammed, Duncan ma anche delle incursioni di Parker e Ginobili. Dopo 7 partite (in cui viaggio' a 10.7 punti, 10.3 rimbalzi e 3 stoppate) a trionfare furono i Texani, comunque per Wallace, come per tutti i Pistons, fu un'ottima stagione sotto tutti i punti vista.

Anche per la stagione 2005/06 Wallace riceve il premio di difensore dell'anno e quindi raggiunge Mutombo a quota 4 trofei vinti. Se nei prossimi anni dovesse ottenere ancora tale nomina, cosa per altro molto probabile, diventerebbe il giocatore con piu' premi di miglior difensore ricevuti in carriera. Big Ben, tornado a parlare del 05/06, nonostante il cambio di allenatore continuo’ a svolgere il proprio lavoro sotto i tabelloni e Detroit, anche grazie alle sue prestazioni (7.3 punti, 11.3 rimbalzi e 2.21 stoppate di media), fu in grado di compilare il miglior record vinte/perse di tutta la storia della franchigia. Nei Playoffs il suo rendimento registro’ un lieve calo (4.7 punti, 10.5 rimbalzi, 1.22 stoppate) e la MoTown, per la prima volta in tre anni, si arrese prima delle Nba Finals. Infatti i Pistons, incluso Big Ben, pagarono "dazio" a 4 stagioni da oltre 100 partite e la stanchezza nelle Finali di Conference, contro Miami, ebbe la meglio su di loro.

Diventato free-agent, giugno 2006, il suo rinnovo con Detroit sembrava solo questione di tempo ed infatti nessuno diede troppo peso alla visita fatta da Big Ben alla franchigia di Chicago perche’ l’escursione di altre citta’ e squadre da parte di giocatori “bandiera” risulta una prassi abbastanza usuale nella Nba (ad esempio, per citarne due, sia Kidd che Ginobili da free-agent visitarono altre squadre per poi confermare con i loro rispettivi “vecchi” team di appartenenza). Tuttavia quando Ben torno da Chicago aveva con se un potenziale ingaggio di 10 milioni di dollari piu’ alto rispetto a quella dei Pistons e Dumars, Gm della MoTown, una volta preso atto della situazione non cambio’ la propria offerta perche’ non voleva gonfiare troppo il monte salari. Da sempre considerato come uno dei giocatori piu’ sottopagati dell’intera NBA, Big Ben, come avete potuto leggere nella biografia degli anni passati, non aveva mai ricevuto un contratto di simile entita’ (60 milioni di dollari spalmati nell’arco di 4 anni) e quindi decise di passare ai Bulls lasciando di stucco tifosi e dirigenza dei Pistons

Il 2006/07 per i Bulls non inizio’ molto bene ed in molti non ci pensarono due volte a considerare l’innesto di Ben Wallace in squadra come la causa scatenante di tutte le difficolta’. A far muovere il dito contro di Big Ben non era li suo rendimento, praticamente identico al passato (6.4 punti, 10.7 rimbalzi, 2 stoppate), quanto piu’ l’alto contratto siglato con la dirigenza e non “digerito” da alcuni dei principali mass-media della Citta’ del Vento. Con il trascorrere delle settimane, pero’, i Bulls “ingranarono” la marcia giusta iniziando a macinare vittorie su vittorie per chiudere ad una vittoria di distanza dal secondo posto nel tabellone della Eastern Conference. L’apporto di Big Ben sotto i tabelloni si poteva considerare come di vitale importanze per il raggiungimento di questo traguardo: mai prima d’ora Chicago, nemmeno ai tempi di Jordan, poteva disporre di uno stoppatore ed intimidatore alla Big Ben. Gli avversari, conoscendo la fama dell’ex-giocatore della MoTown, ci pensavano due volte prima di buttarsi nell’area dei Bianco-Rossi ed anche per questo motivo gli Heat, nei playoffs, non riuscirono piu’ a dominare come invece era accaduto dodici mesi prima. Al secondo turno di post-season Big Ben si scontro’ con i suoi ex-compagni di Detroit ma ad avere la meglio sono stati questi ultimi grazie soprattutto ad una grande esperienza maturata a livello playoffs che ai giovani compagni di Wallace mancava.

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Stoppate
4.2
7.4
1.7

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Stoppate
3.2
6.5
1.1

Tutte le cifre di Big Ben sono in caduta libera, almeno sino al 2007/08 aveva segnato e preso meno rimbalzi solo nelle stagione ad inizio carriera quando non giocava mai, e riflettono la crisi vissuta dai Bulls. Considerati come potenziali “dominatori” della Eastern ad avvio campionato hanno deluso tutte le aspettative e la dirigenza, a Natale, ha licenziato coach Scott Skiles. Nella pausa dell’All-Star Game e’ toccato anche a Ben Wallace “spedito” (con Joe Smith) alla corte di LBJ a Cleveland per Larry Hughes. A Cleveland e’ sempre partito titolare, come ala forte tattica al fianco di Ilguaskas, ma il suo contributo (nelle 22 partite disputate con i Cavs: 4.2 punti, 7.4 rimbalzi, 1.7 stoppate) e l’andamento del campionato non lo ha reso immune dalle critiche nemmeno nell’Ohio. Nei playoffs si e’ messo in mostra specialmente contro Garnett, secondo turno, dove ha cercato di dare il 100% per rendergli la vita difficile. I Cavs sono stati sconfitti da Boston 4-3. Secondo alcune fonti Wallace avrebbe giocato tutto l’anno con dolori alla schiena, se cosi’ fosse speriamo la pausa estiva gli permetta di recuperare la perfetta forma fisica. Bisogna dire, pero’, che quest’anno e’ stato l’ombra del giocatore visto ai tempi d’oro con Detroit e quindi in estate potrebbe essere scambiato (anche se il contratto di cui dispone lo rende virtualmente incedibile).

Per scoprire la galleria fotografica di Wallace cliccate sul link sottostante. Buona visione!  


Nba Stars: Ben Wallace