La biografia di



Andrei "AK 47" Kirilenko
Biografia aggiornata a fine stagione 2007/08

Andrei Kirilenko e' nato il 18/02/81 a Mosca. Il basket e' da sempre stato un elemento integrante della vita di famiglia: suo padre, Andrei Lapatov, fu membro della nazionale Russa dal 1978 al 1992. Come capita molto sovente la passione per lo sport praticato dal padre si trasmise al figlio che fin da piccolo inizio' a prendere in mano e ad avere dimestichezza con il pallone a spicchi.

Trascorse i primi anni della sua "vita cestistica" sotto la guida ed i consigli del padre, e degli allenatori, ma gia' a 14 anni il suo talento era noto agli Scout delle squadre di massima divisione Russa che tenevano sotto controllo la sua crescita. Un anno dopo, 1996-97, lo Sparkak St. Petersburg decise di investire su di lui offrendogli un contratto e facendolo debuttare a soli 15 anni nella Seria A Russa (anche se disputo' solamente tre partite)...

Nell'estate del 1997 venne chiamato a partecipare ai Campionati Europei Juniores e Kirilenko ne approfitto per dimostrare tutta la sua tecnica ed il suo talento su un palcoscenico internazionale: chiuse come M.V.P. della competizione con 19.5 punti, 10.2 rimbalzi e 3.9 palle rubate ad incontro...

Il 1997-98 fu il suo primo anno completo nella massima lega russa e Kirilenko ripago' la fiducia dello Sparkak con 11.9 punti, 4.6 rimbalzi ed un ottima percentuale del .521% dal campo in 41 partite... Viene anche convocato al All Star Game Russo dove conferma la sua precisione al tiro (in tutto mette dentro 12 punti con il .641% dal campo) e vince la gara delle schiacciate.

Scadutogli il contratto con lo Sparkak venne contattato da una delle piu' gloriose squadre Russe, per storia e tradizione, ovvero il CSKA Mosca. Andrei accetto' subito l'offerta perche' il CSKA disputa l'Eurolega quindi avrebbe avuto la possibilita' di farsi conoscere in Europa e nel mondo (alle partite di Eurolega sono sempre presi vari scout Nba). Nel 98-99 scese in campo 26 volte con una media di 12.4 punti, 4.2 rimbalzi e 2.1 assists. Mentre nella competizione Europea le sue cifre parlavano di 5.3 punti e 1.4 rimbalzi in 7 apparizioni. Il suo nome inizio' a girare fra gli ambienti Nba e Kirilenko decise di provare a rendersi eleggibile per il Draft '99. Molte squadre lo ignorarono ma non scappo' agli Utah che ne fecero la 24° scelta assoluta al primo giro. I Jazz si trovavano ad un anno di distanza dalle due finali, perse, con i Bulls e decisero, d'accordo con Andrei, che gli avrebbero lasciato ancora un po' di tempo per fare esperienza e crescere a livello tecnico in Russia...

L'anno successivo 1999-2000 si notarono gia' dei miglioramenti: Kirilenko, forte del pensiero di entrare a far parte della NBA, guido' il CSKA alla vittoria del Campionato Russo (13.2 punti, 6.1 rimbalzi e 2.5 assists in 37 gare). Anche nell'Eurolega il suo contributo si fece sentire maggiormente con 11.5 punti e 6.5 rimbalzi.

Ancora una volta, Andrei, fu chiamato a prendere parte alla Nazionale ma non parliamo piu' di quella Juniores ma bensi' della Nazionale Russa vera e propria. La sua presenza si rivelo' fondamentale per la conquista del titolo NEBL (Lega Nord Europea Basket ovvero la competizione alla quale prendono parte le squadre di basket Nord Europee) che garantisce l'accesso alle olimpiadi di Sydney 2000. Ed e' proprio alle Olimpiadi che il suo nome inizio' a farsi "importante" ed alcune squadre Nba rimpiansero di non averlo preso perche' le sue cifre erano di 9.4 punti e 5 rimbalzi in soli 22.7 minuti di utilizzo. Bisogna aggiungere l'ottima percentuale al tiro dal campo (0.564%), il primo posto in squadra come percentuale, tiri tentati e tiri fatti ai liberi (0.759% 22-29), rimbalzi totali (35), stoppate (13) e palle rubate (15).

D'accordo con la dirigenza dei Jazz decise di restare ancora un anno in Russia prima di fare il grande salto nel mondo dei Pro ed ancora una volta, 2000-01, ebbe ottime cifre nel campionato (12.7 punti e 8.6 rimbalzi), nell'Eurolega (13.9 punti e 9.2 rimbalzi con il 0.575% dal campo) e con la nazionale nel torneo NEBL (12.9 punti, 9.7 rimbalzi). Il 10/08/01 firmo' con Utah impegnandosi ad entrare nel Roster per la stagione 2001-02. A dispetto degli altri rookie aveva maturato un'esperienza maggiore e grazie alle sua etica lavorativa, ha sempre voglia di imparare e migliorarsi, divenne da subito parte integrante del quintetto al fianco di Malone e Stockton. Parti' titolare 40 volte su 82 partite giocate e chiuse con 10.7 punti, 4.9 rimbalzi, 1.94 stoppate e 1.41 palle rubate a serata (26.2 minuti di utilizzo). Abbastanza per essere convocato al All Star Game dei Rookie ed essere inserito nel primo quintetto dei Rookie 01-02.

La stagione successiva, 2003/04, con la partenza di Malone (andato a Los Angeles) e l’addio di John Stockton, AK divenne il leader indiscusso dei Jazz nello spogliatoio ed il “go to guy” in campo. Cosa lascio’ tutti quanti molto stupiti era la maturita’ con la quale Kirlenko giocava: non era interessato solo a collezionare le miglior statistiche possibili ma soprattutto voleva portare alla vittoria il proprio Team. Utah, in seguito all’addio del duo motore della franchigia, era data come spacciata ad inizio anno ma, sotto la guida del Russo, viaggio’ per tutta la stagione intorno al 50% di vittorie perdendo la possiblita’ di giocare i playoffs solamente due giorni prima della fine del campionato…

Bisogna anche ricordare che, sempre nella stagione 03/04, e' diventato il terzo giocatore nella storia della lega a chiudere una partita con almeno 5 punti, 5 rimbalzi, 5 assists, 5 stoppate e 5 palle rubate: e' successo il 03/12 contro i Rockets quando Andrei termino’ l'incontro con 19 punti, 5 rimbalzi, 7 assists, 8 recuperi e 5 stoppate... Kirilenko riusci’ anche a replicare questa “impresa” contro New York (10 punti, 12 rimbalzi, 6 assists, 6 palle rubate e 5 stoppate) diventando cosi' l'unico giocatore NBA di tutti i tempi in grado di ripetersi in questa difficile classifica.

Concluse il 2004/05 con 16.5 punti, 6.2 rimbalzi e 3.2 assists a partita. Rispetto alla stagione passata le sue cifre, come i minuti a partita (scesi da 37.1 a 32.9), sono in calo ma non c'e' da allarmarsi: questo calo di rendimento fu causato dai continui infortuni che colpirono Kirilenko durante il corso della stagione (prima, per diversi mesi, si fermo' per dei problemi al ginocchio e poi, verso la fine della stagione, si ruppe un polso). Da sottolineare che comunque, nonostante il basso minutaggio, le sue stoppate passarono da 2.76 a 3.32. Questa sua abilita' nello stoppare divento' una delle sue principali caratteristiche. Anche durante il 2005/06 Andrei non riusci' ad esprimersi al 100% per via dei continui infortuni: inizio' la stagione regolare injured list e, sempre a causa dei dolori alla schiena, fu piu' volte costretto a fermarsi. In totale le partite disputate dal russo sono state 69 nelle quale mise a referto 15.3 punti, 8 rimbalzi e 4.3 assists a partita. Utah, almeno sino a questo momento, continuava ad essere una delle franchigie piu' sfortunate della Lega: il trio di lunghi composto con la campagna acquisti dell'estate 2004 (Kirilenko-Boozer-Okur) riusci' a giocare insieme per circa 1 mese sui 12 disponibili.

Con la possibilita’ di utilizzare il trio Boozer-Kirilenko-Okur, e sotto la regia del maturato Deron Wililams, i Jazz disputarono un grandissimo campionato 2006/07 vincendo a sorpresa la North-West Division (nessuno ad inizio campionato avrebbe scommesso un dollaro su di loro) e poi nei playoffs arrivarono sino alle finali di Conference (o semi-finali NBA). Per quanto riguarda i traguardi raggiunti a livello di squadra AK47, almeno sino a questo punto della sua carriera, non si era mai spinto cosi' avanti nei playoffs (prima aveva collezionato solo eliminazioni al primo turno). Tuttavia la stagione 06/07 ha anche un altro “lato della medaglia”: con Okur, Boozer e Williams il ruolo di AK47 in fase offensiva si ridimensionò  parecchio finendo per intaccare anche la sua efficacia in difesa. Autore di appena 8.3 punti, 2.9 rimbalzi e 4.7 assists il Russo durante il corso della stagione, nonostante le “W” collezionate dai Jazz, venne piu’ volte criticato e dopo l’esperienza dell’Europeo di Settembre 2007 (Russia Campione e AK47 MVP della manifestazione) Kirilenko chiese di essere ceduto perche’ non si trovava piu’ a sua agio nel sistema di gioco dello Utah

Vediamo come ha concluso il 2007/08:

Punti
Rimbalzi
Assists
11
4.7
4

Nei Playoffs 2008:

Punti
Rimbalzi
Assists
11
3.4
2.5

Jerry Sloan, storico allenatore dei Jazz, piuttosto di infuriarsi per la richieste di cessione avanzata da AK47 attese il suo rientro negli Stati Uniti e poi in un colloquio faccia a faccia gli spiego’ qual’era il suo piano per la stagione 07/08. Andrei  inizialmente sembrava far “buon viso a cattivo gioco” tuttavia con il passare dei mesi ha chiesto scusa per i fatti di settembre confermando pubblicamente di trovarsi bene nello Utah, ma soprattutto, cosa piu’ importante, non si e’ mai lamentato. Il suo ruolo all’interno della squadra resta quello di specialista’ difensivo ed infatti e’ sempre lui ad occuparsi dell’esterno piu’ pericoloso fra gli avversari. I Jazz hanno di nuovo vinto la loro Division arrivando a Gara 6 contro i Lakers di Kobe Bryant (MVP). La semi-finale di conference ha visto le squadre sempre molte vicine come punteggio anche se alla fine a trionfare sono stati i giallo-viola. Alcune voci descrivono i Jazz come pronti a cederlo non per via del rendimento ma piuttosto per il suo altissimo stipendio.

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Nba Stars:Andrei Kirilenko